mercoledì 30 marzo 2011

Soddisfazione 0

Soddisfazione 0
Quanti di voi proveranno questa merdosissima sensazione? Molte, troppe persone. 
Quanti di voi si guardano intorno e vedono con angoscia che non hanno niente tra le mani, che non valgono niente, che NON sono niente. Crollano tanti anni di rassicurazioni, di sicurezze, tanti anni di fatica, durissima fatica nel riuscire a combinare qualcosa... anche solo una minuscola cosa che potesse essere soddisfacente. E si sono impegnati, e ci siamo impegnati, e vi siete impegnati. Per fare cosa poi? Per lasciare da parte i libri che leggevate per finire quel lavoro noioso, per smettere di suonare per mancanza di tempo e per non dipingere più perchè le persone non fanno altro che guardare i propri difetti e sputarteli addosso spacciando tutto per consiglio.
La minoranza alla fine si mette le mani nei capelli e grida BASTA, batte i pugni sul muro, allunga ancora le mani nella speranza di arraffare un futuro decente, uno qualsiasi. Non ce la fa, se è quello che la gente vuol sapere.
O perlomeno, la minoranza della minoranza si, riesce a sentirsi soddisfatto anche solo per un secondo ed è convinto che la sua vita in qualche modo andrà da qualche parte.

A volte mi sento come una cantante che non sa cantare. Una scrittrice che non scrive. Una modella di 1 metro  e 40. Una sarta che non sa che cosa sia un orlo.
Mi sento tutto e niente, in me sento letteralmente la mente viaggiare e saper fare le cose, ma i dolori arrivano, l'emicrania mi martella, la voglia di mettermi in gioco mi uccide e l'imbarazzo mi finisce del tutto. Poi vedo le persone intorno a me che sono capaci al contrario mio e ogni giorno il solo parlarci per me è mortale. Perchè forse sogno troppo, o troppo poco. Il punto è che ho i piedi per terra, ma allo stesso tempo volo in mezzo al cielo. Ma il fallimento di quella che sono la vedo ogni giorno allo specchio, quando salgo l'autobus, quando mangio, quando cammino, quando parlo. Vorrei solo che le persone che mi circondano abbandonassero la loro maschera, che cristo, ODIO QUELLE MASCHERE di circostanza, odio quella finzione cordiale che sembra mandare avanti le persone. Odio vedere che la reale me stessa viene scavalcata da finte ideologie prefissate nelle menti, odio vedere che persone che cercano di essere sè stesse vengano inchiodate ad una croce e lasciate a marcire per il resto dei loro giorni.
Vaffanculo.
Dio, ci stava tutto.

[OT]
Ho iniziato a rivedermi Into the Wild. così per farmi male. Mi è sempre piaciuto quel film nonostante c'è chi lo ritiene banale, stupido buonista da beat generation. Io non ho mai visto niente di stupido nè tanto meno banale il cercare di essere quello che la società non vuole che tu sia: libero. Da ogni vincolo. Nemmeno la natura vuole una cosa simile, nemmeno lei te lo permette. 
Come dice il mio ragazzo: è tremendamente ingenuo e carico di speranze illusorie.
Forse, alla fine, guardando il mondo che ci circonda non si può far altro che girare la testa, guardare il cielo e scostarsi da tutto ciò che ci appartiene.
Ha dannatamente ragione il mio ragazzo.
" Io non voglio cose ".
Neanche io le voglio. Ma nessuno può far niente se non dare cose su cose. 


E faccio anche ridere, che scrivo su una cazzo di sedia da 4 soldi che mi ha fatto venire un ernia, con tanto di riscaldamento rotto e pc scassato al 98%.
Dico dico, ma alla fine sono inchiodata qui. Il problema è che solo qui, in questo angolo dove nessuno viene io posso gettare tutte le maschere e poter parlare liberamente di quello che sento. Quindi saluti e vaffanculo, così per sfizio.
Saluti,
S.

2 commenti:

  1. Sembra scritto da una 15enne? Chiccazzo se ne frega.

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  2. Purtroppo piangersi addosso non serve a niente. Abbandonare tutto e scappare lontano nemmeno. È perfettamente inutile.
    Il protagonista di Into The Wild è un idiota, e almeno alla fine si rende conto di esserlo. Perchè tutte quelle belle favolette new age sull'essere liberi dai beni materiali e della possibilità di vivere in mezzo al niente sono baggianate, almeno per chi non decida deliberatamente di involversi al livello di bestia.
    L'essere umano ha bisogno di oggetti, cose da fare, persone con cui parlare e sogni da portare avanti. Senza tutto questo l'essere umano è solo un suino dal cervello troppo grande. Sono convinto che su parechie cose sia la nostra stessa natura ad essere incompatibile col mondo, ma tant'è. Siamo fatti così, fatti male ma non abbiamo altro.

    Sai meglio di me che non sono la persona più adatta a consigliare come risolvere certi problemi, ma l'unica e sola cosa da fare è lasciar perdere tutta quella tremenda invidia che si prova verso gli altri e cercare di imparare a possedere ciò che si ha, non esserne posseduti. Se uno ha capacità, prima o poi verranno fuori. Diversamente, bisogna anche imparare ad accettare di non essere nessuno. Non potrebbero esserci persone di successo al mondo se non ce ne fossero molte di più che si accontentano del poco che hanno.
    La mia modesta opinione è che tra noi due sia io quello che si dovrà accontentare, e non lo dico per consolarti. È quello che ho sempre pensato.

    Scusa la trafila di banalità, ma la vita è fatta così.

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