domenica 13 marzo 2011

Piccola Stella

Premetto che questa storia non è farina del mio sacco. Mi sono permessa di prendere una storia di un ragazzo che come Nickname sul DA ha Zenox e di cambiarla, poichè mi aveva ispirata ma al tempo stesso sentivo che avevo da aggiungere qualcosa di più.  E' arrogante da parte mia lo so, ma sentivo che qualcosa doveva essere cambiato. Poi non so.


Una piccola stella solitaria nacque nel cielo due anni fa.
Questa era piccola e timida, luminosa quanto basta per essere vista appena dalla terra. Una stellina sola, senza nessun altro con cui poter parlare, condividere le proprie emozioni e i propri sogni.
Spesso si domandava come sarebbe stato vivere sulla terra, come sarebbe stato provare orgoglio, gioia, rabbia, malinconia...le sarebbe piaciuto vivere relazionandosi con gli altri...
Ma era sola. Ogni notte, quando la luna la cullava assieme alle altre stelle, lei piangeva e diceva: “ Come vorrei essere un umano... “
I giorni passavano, e la povera stella non trovava pace nel suo triste animo.
Passarono 21 anni, un istante per l'infinito universo.
Mentre la stella stava piangendo come ogni notte, il suo occhio timido cascò su un ragazzo, un ragazzo triste. Apparentemente sembrava che stesse pregando, con le mani giunte e lo sguardo verso il cielo. La stella provò ad aguzzare la vista, e vide che non stava pregando, bensì piangendo. Dalla sua rosea bocca uscivano straziate parole. Non aveva un futuro, non aveva una guida sicura, non aveva trovato persona che fosse sincera con lui.
La luce della piccola stella si fece sempre più luminosa, tanto che il volto del ragazzo s'illuminò di una luce calda e biancastra.
“ Che hai ragazzo? Perché stai piangendo triste nel cuore della notte?"
Il ragazzo sorpreso e confuso guardò la dolce stellina, le rispose:
"Sto piangendo perché ho il cuore a pezzi. Sono solo..non ho una persona al mio fianco. Ho sempre creduto che le persone attorno a me fossero gentili, fossero sincere. Ma mi sbagliavo...piango perché il mio animo è straziato dai mille tormenti della solitudine"
La stella si impietosì così tanto che ricamò con i suoi piccoli raggi una scala fatta di stelle, la lanciò e gli disse: " Oh, povero ragazzo, non tormentare la tua anima così...vieni qui da me, ti terrò compagnia e scaccerò con il mio calore il gelo nel tuo cuore".
Il ragazzo singhiozzando afferrò la scala e cominciò a salire in alto, sempre più in alto. Sembrava non finire mai, ma la stella con voce forte e sicura gli diceva di andare avanti. Mentre saliva il ragazzo aveva paura, guardava giù e notava che la distanza che aveva percorso era una distanza immensa. Aveva paura come mai aveva avuto in vita sua. Ma non si arrese, continuò a salire.
Quella stella con il suo sguardo gentile era la sua nuova compagna, e non poteva deluderla. Non voleva più sentire quel dolore al cuore. E così, dopo fatiche, incoraggiamenti e sudore il ragazzo raggiunse la stella.
Provò una bellissima sensazione, come se due calde braccia l'avessero stretto dolcemente. Era una sensazione di gioia mista a stanchezza. Vedendo quella stella così luminosa  e bella ritrovò immediatamente fiducia e voglia di vivere.
"Mi sento meglio, ti ringrazio. La tua luce vista da vicino è così bella...è un peccato che da lontano non si possa vedere così come la vedo io ora." la stella sorrise e la luce si fece un po' più rossa, forse per l'imbarazzo, rispose :” Vedi, spesso le persone tendono solo ad ammirare le stelle più vicine e non allungano il loro sguardo verso le altre...io sono semplicemente più lontana dalla vostra terra, tutto qui. Adesso tu stai vedendo la mia luce, mi sento speciale grazie alle tue parole..sono felice di averti incontrato... Sai? Prima mi sentivo sola, senza nessuno, ma adesso qui vicino a te la solitudine sembra solo un brutto ricordo.”
I due rimasero in silenzio a contemplare le meraviglie del cielo, quando il ragazzo incuriosito domandò alla stellina " Scusa, ma con tutta questa luce che emani non riesco a vederti bene...vorrei vedere il tuo volto almeno una volta, così da potermi perdere nei tuoi occhi...",
La stella non capendo il senso della domanda rispose con un semplice: "Certo, non c'è problema..." e per pochissimo tempo spense la sua luce, e il pallido volto venne illuminato dalla luna.
Il ragazzo con il cuore in mano si avvicinò e curiosamente guardò gli occhi della stella.
Quello che vide lo incantò: negli occhi della sua compagna vide una ragazza, una ragazza stupenda, con un sorriso gentile e uno sguardo affettuoso. Lui con le lacrime agli occhi sorrise :”  Ecco come sei veramente stella mia " E dette queste parole i raggi della sua compagna si trasformarono in gambe, mani, capelli.... La stella si trasformò come per magia nella stessa ragazza che lui aveva visto prima. Lei si guardò le mani, il suo desiderio di diventare un essere umano era diventato realtà grazie a  quel ragazzo dolce che le aveva fatto quella domanda così strana. Non poteva crederci, scoppiò in lacrime, abbracciò il compagno e lo baciò teneramente. Quel bacio fu più luminoso di tutte le stelle del firmamento. Persino il sole si girò incuriosito per capire da  dove venisse tutta quella meravigliosa luce.
Felici, i due ragazzi presero il volo. Non si sarebbero mai più lasciati, sarebbero rimasti insieme per sempre, volando in quel cielo carico di speranza, sogni e futuro.







S.


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